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Funzioni del Colesterolo Endogeno

Generalità sul colesterolo Endogeno

Il colesterolo Endogeno rappresenta la quantità di colesterolo prodotta internamente dall’organismo.
Entro limiti specifici, il colesterolo è una sostanza essenziale per il corretto funzionamento del corpo.
Esso è un componente fondamentale delle membrane plasmatiche che circondano le cellule e svolge un ruolo cruciale nella sintesi di ormoni steroidei, della bile e della vitamina D.

Poiché il solo apporto alimentare non è sufficiente, il corpo umano ha evoluto un efficace meccanismo per la sintesi del colesterolo. Questa capacità è particolarmente sviluppata nel fegato, nell’intestino e nella pelle.

Un adulto produce quotidianamente circa 600-1000 mg di colesterolo endogeno per soddisfare le diverse esigenze del corpo.

Il colesterolo Endogeno svolge numerose funzioni essenziali per il nostro organismo, il che sottolinea la sua importanza per la salute.

Funzioni del Colesterolo Endogeno

Trasmissione nervosa: Parte integrante della guaina mielinica, fondamentale per una corretta conduzione degli impulsi nervosi.
Metabolismo cellulare: Regola la fluidità e la permeabilità delle membrane cellulari, garantendo il corretto funzionamento delle cellule.
Equilibrio endocrino: Precursore degli ormoni steroidei e corticosurrenali, essenziali per numerosi processi biologici.
Omeostasi del calcio: Precursore della vitamina D, che è cruciale per la regolazione del metabolismo del calcio e la salute delle ossa.
Funzione protettiva della pelle: Aiuta a prevenire un’eccessiva disidratazione e l’assorbimento di sostanze dannose attraverso la pelle.
Digestione e assorbimento dei lipidi: Precursore dei sali biliari, necessari per la digestione e l’assorbimento dei lipidi alimentari nell’intestino.

Valori nel Sangue

Colesterolo Endogeno – Valori Plasmatici
Il colesterolo endogeno contribuisce per circa il 70-80% ai valori di colesterolo presenti nel sangue (colesterolemia), mentre il contributo alimentare è relativamente modesto. Queste percentuali sono indicative, poiché l’organismo ha la capacità di adattare la sintesi endogena in base all’apporto alimentare e ai livelli di colesterolo nel corpo. In pratica, la produzione di colesterolo endogeno diminuisce quando l’apporto alimentare di colesterolo aumenta e viceversa. Di conseguenza, la colesterolemia solitamente varia solo del ±15% in risposta a cambiamenti nell’assunzione alimentare, anche se la risposta può variare da persona a persona.

Ipercolesterolemia Familiare
In alcuni individui, la sintesi di colesterolo endogeno è significativamente superiore alla norma, indipendentemente dall’apporto dietetico. Questo rende gli sforzi dietetici inefficaci nel riportare i livelli di colesterolo nel sangue a valori normali.
L’ipercolesterolemia familiare è una condizione ereditaria caratterizzata da un difetto nei geni che codificano i recettori delle LDL sulla membrana cellulare. L’assenza di questi recettori impedisce al fegato di captare le lipoproteine IDL e LDL, portando a un’errata interpretazione della situazione come carenza di colesterolo e, di conseguenza, a un aumento della sintesi di colesterolo.
Le persone affette da ipercolesterolemia familiare possono avere livelli di colesterolo plasmatico fino a 6 volte superiori alla norma (600-1000 mg/dl), il che aumenta il rischio di fenomeni aterosclerotici e malattie correlate, spesso con esiti fatali prima dei 20 anni.

Ipercolesterolemia Poligenica
Fortunatamente, l’ipercolesterolemia familiare omozigote è rara (circa un caso ogni milione di persone), mentre la forma eterozigote è più comune (un caso ogni 500 persone). Una condizione più moderata, nota come ipercolesterolemia poligenica, colpisce fino al 20% della popolazione occidentale, con livelli di colesterolo nel sangue generalmente compresi tra 250 e 300 mg/dl.
L’ipercolesterolemia poligenica deriva dalla combinazione di predisposizione genetica e fattori ambientali, come una dieta ricca di grassi saturi e idrogenati, obesità e sedentarietà. L’età tipica di insorgenza è dopo i 30 anni.

Importanza di una Dieta Corretta  ADKeto VLCKD LCKD

A differenza dell’ipercolesterolemia familiare, la forma poligenica risponde bene a modifiche dietetiche. Prima di ricorrere ai farmaci per abbassare il colesterolo, è importante intervenire sulla dieta e associare un regolare esercizio fisico, previo consulto medico.

Le raccomandazioni dietetiche includono:

  • Ridurre l’apporto calorico totale nei soggetti sovrappeso.
  • Limitare i grassi totali a meno del 30% dell’energia totale.
  • Ridurre i grassi saturi (alimenti di origine animale) a meno del 10% dell’energia totale, poiché una dieta ricca di grassi saturi può aumentare la colesterolemia del 15-25%.
  • Eliminare o ridurre gli alimenti ricchi di oli idrogenati (margarina e molti prodotti da forno).
  • Ridurre il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico (alimenti particolarmente dolci, come quelli da pasticceria e alcuni tipi di frutta).
  • Incoraggiare il consumo di acido oleico (olio di oliva) e linoleico (presente nel pesce).
  • Incoraggiare l’uso di carboidrati complessi.
  • Aumentare il consumo di frutta, verdura e legumi (evitando banane, fichi, uva, cachi e frutta disidratata).
  • Moderare l’apporto di sale.
Significato di Esogeno

L’aggettivo “esogeno” in biologia e medicina si riferisce a qualsiasi fattore o sostanza che ha origine esterna all’organismo in questione.

Esempi di Fattori Esogeni

Ormoni: Un esempio è il testosterone. Se prodotto dall’organismo stesso, è considerato “endogeno”. Se somministrato esternamente, ad esempio tramite iniezioni intramuscolari, viene definito “esogeno”.
Malattie: Molte malattie sono il risultato di una combinazione di fattori endogeni (genetici) e fattori esogeni (ambientali). I fattori esogeni possono includere elementi come inquinamento, dieta, stile di vita, esposizione a sostanze tossiche, ecc.

Antiossidanti

Endogeni: Sono quelli prodotti dall’organismo, come il glutatione, la catalasi e la superossido dismutasi.
Esogeni: Sono quelli introdotti attraverso alimenti, farmaci o integratori, come le vitamine A, C ed E, l’acido lipoico, il licopene e il coenzima Q10.

In sintesi, “esogeno” è un termine che designa qualsiasi elemento che proviene dall’esterno dell’organismo, in contrapposizione a “endogeno”, che indica ciò che è prodotto internamente  ADKeto VLCKD LCKD

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